Le piramidi di terra sono divenute il simbolo dell’altopiano del Renon e non si può non visitarle anche perchè sono le più alte e le meglio conservate d’Europa.
Ma cosa sono e come si sono formate le piramidi? Una leggenda della zona di collepietra narra che qui una volta si estendeva un bellissimo prato, il quale per generazioni veniva lavorato dal contadino del maso „Dosser“ ed il ricavato era destinato a mantenere il parrocco del paese. Quando, nonostante ripetuti richiami da parte della parrocchia, un giovane contadino rifiutò di pagare il dovuto fitto, venne incaricato il tribunale di Collepietra a rilasciare un verdetto. In mancanza di documenti certi ed innanzi al giuramento del contadino, in mala fede, il prato venne attribuito al contadino. Depresso il sacerdote, soddisfatto l’avido contadino, tornarono a casa. Ma poco dopo nuvoloni neri coprirono il cielo e la luce del giorno si oscurò. Era imminente qualcosa di poco rassicurante. Ebbe inizio un diluvio; scoppiò una tempesta come non si era mai vista a Collepietra. La tempesta diminuì solamente verso il mattino e quando il contadino del maso „Dosser“ volle falciare l’erba fresca del prato, non credette ai suoi occhi: davanti a lui si era creato un abisso profondo dal quale si elevarono solamente alcune piramidi di terra. Dio fece giustizia, ma diversamente da come avrebbe pensato l’umanità………
Beh per noi grandi esiste anche una spiegazione scentifica: le piramidi sono costituite da materiale morenico risalente alla tarda era glaciale, trasportato dal ghiacciaio principale della valle d’Isarco e dai secondari ghiacciai locali. In condizioni asciutte questo materiale è solido come argilla ma appena entra in contatto con l’acqua (quando piove),si trasforma in una fanghiglia che viene facilmente lavata via.
La cosa curiosa è che il masso che sovrasta le piramidi come un buffo cappello, protegge l’alta colonna sottostante, riparandola dall’acqua e dall’erosione, in questo modo i pinnacoli raggiungono altezze di 30 metri; ma queste magiche piramidi non hanno però vita eterna e quando il cappello cadrà, in pochissimo tempo,come per effetto di una pozione magica , anche la piramide sottostante si scioglierà, ma dopo poco tempo si formeranno nuove piramidi!
Le piramidi di terra del Renon si possono vedere ad Auna di sotto, Longomoso, seguendo il sentiero blu numero 24,e Soprabolzano.
A Soprabolzano le piramidi sono visibili dalla funivia che collega Bolzano alla valle,in questo modo le potrete ammirare dal cielo e la vista vale veramente la pena, oppure le potete raggiungere anche a piedi sia da Costalovara che da Soprabolzano, in questo caso seguendo il sentiero tematico 23,
si attraversa un boschetto poi un prato ed ai margini del prato attraverso un cancelletto si prosegue il sentiero, poco dopo si scorgono tra gli alberi le prime piramidi che sembrerà di poterle toccare, quì abbiamo trovato e raccolto tante fragoline di bosco, da quando le abbiamo fatte assaggiare a Sofia, ne è ghiotta .
Sono affascinanti somigliano a guglie gotiche.. e la frutta pare essere stata molto apprezzata…
Ciao Beba,
ben tornata….la frutta era saporitissima la Sofia ne ha fatto una scorpacciata!!!
Ho visto che ci sono novità sul tuo blog, adesso ti vengo a trovare sai!!!!A presto
che belle queste piramidi ,io avevo visto l’anno scorso quelle di Segonzano però mi hanno detto che queste sono più belle!!sarà per un’altra volta!!!
Ciao Chiara, anche io in passato sono andata con i miei genitori a quelle di Segonzano ma credo che queste siano insuperabili.