VALENCIA ,tradizionale, inaspettata ma anche dimenticata
Era passato tanto tempo dall’ultima volta in cui avevamo organizzato un viaggio con i nonni. Nel 2009 eravamo andati in Croazia e l’anno scorso per Pasqua una semplice gita a caccia di uova nella terra di Luni . S. però è sempre eccitata all’idea di organizzare qualcosa con i suoi cari nonni, allora le abbiamo fatto una sorpresa, pensando come meta per tutta la famiglia alla città di Valencia….. La nostra scelta si è orientata su Valencia perchè in questa città tutti, grandi, piccoli, giovani ed anziani, possono trovare qualcosa di loro interesse. Appena si arriva a Valencia subito si nota e si apprezza come il moderno e l’antico, la tradizione e l’innovazione si fondano in modo così equilibrato in questa bella città. Valencia è composta da varie zone molto diverse tra loro, che rendono questa città così poliedrica e particolare. Partiamo per la visita di questa città , da un quartiere storico di Valencia detto “el Mercat” . In questa zona si trovano alcuni degli edifici più belli di tutta Valencia, tra cui il palazzo Art nouveau che ospita il mecato centrale.Sulla cupola centrale, se guardate bene ,noterete una banderuola a forma di pappagallino che preannuncia il chiasso che troverete all’interno….in questo grande mercato coperto troverete davvero ogni sorta di alimento, pesce, carne,verdura,spezie, hamon (prosciutto), buonissima frutta, frullati freschi….noi ci siamo fatti preparare delle monoporzioni di frutta mista take away.
Poco distante si trova la Lonja de la Seda (borsa della seta), patrimonio mondiale dell’Unesco ed orgoglio dei Valenciani.
Questo magnifico edificio rappresenta la ricchezza e la prosperità commerciale che aveva Valencia nell’età d’oro del XV sec.
Sempre poco distante si trova un’altro bellissimo edificio questa volta in stile rococò, el Palacio Marqués de Dos Aguas che ospita il Museo nazionale della ceramica.Un’altro vecchio quartiere di Valencia che ha visto succedersi Romani, Visigoti e Arabi è quello della “Seu”. Quì si trova la grande Plaza de la Reina dove facciamo un’incontro fortuito con due regine delle Fallas, la Fallera Mayor e la Fallera Mayor Infantil. Con i loro pesanti costumi di broccato e le elaborate pettinature hanno guidato la parata della loro falla. Le Fallas sono una festa pagana e insieme religiosa nata nei laboratori dei falegnami per la festa di San Giuseppe, loro patrono.
Il Miguelete o Micalet (in Valenciano), la torre che sovrasta la Cattedrale, offre una magnifica vista sul centro storico fino al mare. La Cattedrale di Valencia famosa anche perchè si ritiene che nella sua cappella sia conservato il Santo Graal, il calice che Gesù utilizzo durante l’Utima Cena; sorge su un luogo già occupato da un tempio Romano e poi da una moschea musulmana, domina tre piazze la Plaza de la Reina,Plaza de l’Arminia e Plaza de la Virgen.
I tre portali uno su ogni piazza hanno ognuno uno stile differente. Il portale principale quello “de los hierros” (dei ferri) è in stile barocco, il portale del palazzo o “dell’Almodaina”, Romanico,
In questa piazza, unita alla Cattedrale da un arco, c’è la basilica de la “Virgen de los Desamparados” veneratissima (vergine degli abbandonati). La fontana che si trova anch’essa in questa piazza è la “fuente de Rio Turia” l’uomo con la barba rappresenta appunto il fiume Turia e intorno a lui le otto bambine rappresentano gli otto canali d’irrigazione che ricevono l’acqua direttamente dal fiume Turia con lo scopo d’irrigare la campagna valenciana. In occasione delle Fallas questa già bella piazza è una distesa di fiori.Nel quartiere “del Carmen” nel centro della Valencia medioevale, antico quartiere malfamato, oggi centro della vita notturna di Valencia, ricco di locali dove “ir de tapas”, dove dietro ogni angolo si nasconde una piazzetta e dove ogni casa cela un bar, solo verso le ventuno le saracinesche si schiudono, ed inizia il fermento che si protrarra fino a notte inoltrata, è quì che passeggiando per i vicoli alla ricerca di un ristorante notiamo il primo murales, ma poi cominciamo a notarne quì e là sempre di più, in edifici abbandonati o cadenti, alcuni sono davvero bellissimi ed inizia il gioco di chi ne vede uno per primo!
L’Urban art a Valencia è davvero inaspetatta, però dopo essermi documentata ho scoperto che ogni anno a maggio, a Valencia si tiene Poliniza, il festival d’arte urbana, quindi forse non è proprio un caso che ci siano così tanti edifici abbelliti con questa contemporanea forma d’arte.
Arrivando con la metro fino al mare e proseguendo a piedi per il “paseo maritimo”, una lunga e bellissima passeggiata fronte mare dalla spiaggia de las arenas fino alla Malvarrosa, si arriva alla particolare “font de la nau de l’aigua”, una scultura che rappresenta una barca con la vela formata da getti d’acqua,
attraversando la strada si ragginge il quartiere “Cabanyal”, è una via parallela alla spiaggia.
Nel prossimo post ci sarà la Valencia dei bambini, l’Oceanografico,il parco di Gulliver, i dinosauri, la spiaggia……quindi a presto!!
Che meraviglia! Noi ci siamo stati a dicembre ed il tuo racconto, insieme alle foto, mi hanno fatto ricordare le bellissime giornate che abbiamo passato in questa città che ci è piaciuta davvero tantissimo.
ciao, stiamo provvedendo a formare le coppie per il girotondo dei semini: ci è arrivato il tuo commento di adesione ma non la tua mail (o forse ci hai scritto solo il nome e non abbiamo potuto collegarlo al commento), ce la puoi mandare se sei ancora interessata? grazie mille e buona giornata
Ciao Lizzina, prima di tutto scusa per il ritardo nella risposta ma erano giorni che non riuscivo a commentare o rispondere ai commenti, ora spero il problema di averlo risolto…..anche a noi Valencia ci è piaciuta moltissimo, i nonni e Sofia poi si sono divertiti un mondo.
@MammaC e MammaF, ve la mando subito, scusate il disguido, arrivo!!